Un chip cinese spia le grandi aziende tech americane?
Da Redazione
Ottobre 05, 2018
E’ una clamorosa rivelazione quella di Bloomberg che coinvolge le più grandi aziende americane operanti nel settore tech. Sarebbero 30 quelle spiate da alcuni chip che la Cina sarebbe riuscita a piazzare nelle schede madre dei server di queste aziende; un’operazione che sarebbe stata addirittura condotta dall’Esercito di liberazione nazionale cinese e che potrebbe essere avvenuta durante la fase di produzione delle macchine.
Per Bloomberg BusinessWeek sarebbe stata Apple, nel 2015, la prima ad accorgersi di questo attacco informatico, rompendo i rapporti col fornitore e avvisando subito l’FBI. Gli attacchi a livello hardware, a differenza di quelli software molto più diffusi e “facili” da frenare e i cui effetti sono meno pesanti, sono difficilmente rilevabili e possono creare danni devastanti.
La Cina avrebbe così approfittato di una posizione “dominante” nel mercato, con quote che raggiungono il 75% dell’assemblaggio smartphone e il 90% di PC. Apple, comunque, ha per il momento smentito ufficialmente (con Amazon Web Services) di aver subito attacchi di questo tipo in passato.
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